Introduzione
Il termine “botulino preventivo” è oggi molto diffuso, ma spesso viene utilizzato in modo improprio.
Non significa “iniziare troppo presto”, ma intervenire al momento giusto, quando le rughe iniziano a comparire solo in fase dinamica — cioè quando sorridiamo, ci arrabbiamo o solleviamo le sopracciglia — ma non sono ancora visibili a riposo.
In questo articolo ti spiego quando il trattamento ha davvero senso, e come evitare eccessi o mode che rischiano di alterare i lineamenti.

Quando è il momento giusto per il botulino preventivo
Il botulino preventivo si esegue quando:
- Le rughe appaiono solo con il movimento, ma scompaiono subito dopo.
- La pelle è ancora elastica, senza segni permanenti.
- Si vuole ridurre la contrazione muscolare e prevenire l’incisione stabile del solco cutaneo.
In pratica, non si fa su pazienti troppo giovani, ma su chi comincia a vedere le prime linee dinamiche, di solito tra i 28 e i 35 anni.
Perché è utile in questa fase
Agire in questa fase consente di:
- Mantenere una mimica naturale, senza bloccare completamente il viso.
- Prevenire l’incisione profonda delle rughe frontali e perioculari.
- Ritardare la necessità di filler o trattamenti più invasivi.
Il risultato è un viso più disteso e fresco, ma sempre autentico e mobile.
| Aspetto | Botulino preventivo | Botulino tradizionale |
|---|---|---|
| Momento di applicazione | Quando le rughe compaiono solo con l’espressione (fase dinamica) | Quando le rughe sono visibili anche a riposo |
| Età media indicata | 28-35 anni | 35 anni in poi |
| Obiettivo principale | Prevenire la formazione di rughe statiche | Ridurre rughe già presenti |
| Effetto estetico | Naturale, preserva la mimica | Correttivo, più evidente |
| Durata media | 4-5 mesi | 4-5 mesi |
| Risultato finale | Pelle distesa ma espressiva | Pelle più liscia, minor movimento |
| Rischi se eseguito troppo presto | Inutile o eccessivo indebolimento muscolare | _ |
Quando non serve (o è troppo presto)
Fare botulino a 20 anni, quando non ci sono rughe nemmeno in dinamica, non ha alcun senso medico.
Il rischio è quello di indebolire muscoli sani, alterare le proporzioni del viso e creare aspettative irrealistiche.
Il concetto chiave è personalizzazione: ogni viso ha i suoi tempi e le sue necessità.
L’approccio del Dr. Pierluigi Gigliofiorito
Nel mio studio a Milano valuto ogni paziente in modo individuale, osservando:
- la mimica facciale in movimento,
- la profondità delle rughe dinamiche,
- la qualità della pelle e l’età biologica.
Solo quando c’è reale indicazione, eseguo microiniezioni di tossina botulinica in punti selettivi, con un risultato naturale, equilibrato e senza eccessi.
L’obiettivo deve essere di personalizzare il trattamento ed eseguirlo su misura sul paziente, preservando la naturalezza e le armonie del viso.
FAQ
No, se ben dosato riduce solo le contrazioni eccessive senza immobilizzare il viso.
Circa 4-5 mesi, variabile in base al metabolismo e alla mimica personale.
Quando la ruga compare solo in movimento, il botulino è più indicato. Il filler serve solo per rughe già statiche.
Il botox richiama ad una marca ben precisa, prodotta da Allergan.
Conclusioni
Il botulino preventivo non è una moda, ma una scelta consapevole e medica.
Va fatto al momento giusto, da mani esperte e in un ambiente sicuro.
Nel mio studio di Milano utilizzo tecniche personalizzate per mantenere la naturalezza del viso e prevenire l’invecchiamento cutaneo senza eccessi.
La prevenzione è efficace solo quando è guidata dalla competenza.
Vuoi capire da dove iniziare?
👉 Prenota una consulenza con il Dr. Pierluigi Gigliofiorito a Milano o Caserta per una valutazione personalizzata.
Le informazioni presenti su questo sito hanno finalità esclusivamente divulgative e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico durante la visita. Ogni trattamento è valutato in modo personalizzato in base al singolo caso clinico. I risultati possono variare da paziente a paziente. Nessun contenuto ha scopo promozionale né intende incentivare all’esecuzione di atti sanitari.