La liposuzione prevede un decorso postoperatorio particolare che se seguito alla lettera permetterà di ottenere risultati eccellenti.
Ciò che sempre dico a tutti i miei pazienti è proprio che la Liposuzione non si interrompe alla fine dell’operazione ma continua con il postoperatorio durante il quale sarà necessario seguire le indicazioni del proprio chirurgo. Seguire alla lettera le prescrizioni può fare la differenza tra un buon risultato ed un risultato eccellente. Senza esagerare, potremmo dire che almeno un 30% del risultato finale dipenderà dall’impegno che il paziente avrà messo nel seguire queste indicazioni.
Liposuzione: in cosa consiste l’ intervento chirurgico?
L’intervento viene di norma effettuato in Anestesia Generale o Sedazione profonda.
Al termine dell’intervento, dopo un breve periodo di osservazione in sala operatoria, il paziente viene condotto in stanza. Si tratta di interventi quasi sempre medio-lunghi che possono durare tra le 2 e le 4 ore. Questo è il motivo per cui organizzo queste procedure in regime di ricovero e quasi mai in Day Hospital. La sicurezza che si riesce ad ottenere monitorando il paziente nelle prime 24 ore è essenziale e permette al chirurgo di lavorare in serenità ed ai pazienti di operarsi con meno rischi.
E’ normale che il nostro corpo necessiti di alcune ore per riprendersi.
In queste ore il paziente potrà lamentare una leggera nausea provocata quasi sempre dall’utilizzo di farmaci oppiacei durante l’operazione. Di norma questa sensazione tende a sparire a distanza di poco.
decorso:
Nelle prime ore è normale notare la comparsa di leggero dolore e fuoriuscita di modiche quantità di sangue e siero attraverso le ferite. Se questo dovesse accadere sarà sufficiente sostituire i cerottini esterni che vengono posizionati per coprire i punti di accesso delle cannule. La fuoriuscita di piccole quantità di liquidi è un bene e andrà a velocizzare la guarigione dei tessuti grazie al drenaggio dei liquidi in eccesso.
Sia durante il ricovero che nella prima settimana postoperatoria i pazienti dovranno assumere dei farmaci che favoriranno il corretto decorso postoperatorio.
In genere vengono prescritti dei farmaci, tra cui antibiotici, analgesici ed anticoagulanti.
E’ fondamentale seguire le prescrizioni mediche che molto spesso variano da caso a caso.
E’ bene ricordare che con questo intervento c’è bisogno di un po’ di pazienza per notare il risultato definitivo. Una notevole differenza tra prima e dopo sarà osservabile già dopo qualche settimana ma il risultato continuerà a migliorare per tutto il primo anno.
L’attività sportiva, la corretta alimentazione ed i massaggi linfodrenanti potranno favorire un più rapido recupero.
Quando posso riprendere le attività? E la doccia dopo quanto?
Il ritorno alle proprie attività avviene dopo circa 10-15 giorni. Lo sport, contrariamente a quanto succede con altre operazioni, va incoraggiato sin da subito. Il nuoto ed il running posso essere ripresi già dopo una settimana. I pazienti potranno guidare la propria auto dopo 7-10 giorni.
I pazienti possono effettuare una doccia completa già dopo un paio di giorni dall’operazione, ricordandosi di asciugare con delicatezza e disinfettare subito dopo le piccole ferite.
La Liposuzione sostituisce la dieta?
Molto spesso tendiamo a cercare la via più facile, quella via che ci permette di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. La Chirurgia Plastica non fa eccezione e spesso si pensa che un’operazione possa sostituire anni di sport.
Non è così!
La Liposuzione si affianca allo sport e alla corretta alimentazione, ma non le sostituisce. Con la Liposuzione potremo perfezionare un corpo, ma non potremo prevenire ciò che accadrà dopo se il paziente non si impegna a salvaguardare il risultato.
Sport, dieta e chirurgia vanno di pari passo e insieme possono condurre a risultati eccellenti, a corpi dalle linee sensuali e giovani.
Nella mia esperienza personale i migliori risultati li ho tenuti proprio con quei pazienti che hanno compreso l’importanza di questo assunto. Mi trovo spesso ad interfacciarmi con i personal trainer dei miei pazienti per individuare l’esercizio fisico più adatto in quella persona ed in quel preciso momento. Sul discorso alimentazione credo sia superfluo che ripeta l’importanza della corretta alimentazione soprattutto in chi ha deciso di sottoporsi ad un intervento che nella pratica consiste nella rimozione del grasso in eccesso.
Basta ricordare una concetto molto semplice: più mangi, più ingrassi.
E’ vero che dopo una Liposuzione non posso più ingrassare?
Gli Adipociti, ovvero le nostre cellule adipose, presenti nel grasso, sono cellule che sono presenti nei nostri tessuti da quando nasciamo a quando muoriamo. Per rendere più chiaro questo concetto, possiamo ricordare che quando acquistiamo peso, non stanno aumentando queste cellule, ma stanno semplicemente aumentando di volume.
Quindi quando ingrassiamo aumenta il volume delle cellule adipose, ma non il loro numero. In una persona normopeso un lobulo adiposo avrà un volume minore rispetto ad una persona in sovrappeso. Ma la persona magra e quella obesa avranno un numero totale di cellule adipose molto simile.
Perché è così importante questo concetto? Conoscere questo dettaglio servirà a comprendere meglio cosa succede con la Liposuzione. In caso di chirurgia, vengono rimosse cellule adipose che il nostro corpo non sarà in grado di ripristinare. Quindi, nei limiti, una persona che si è sottoposta a Liposuzione avrà un leggero vantaggio nel riacquistare peso rispetto ad un’altra proprio perché avrà meno cellule adipose. Ma ciò non significa che potrà mangiare senza controllo.
Oltre all’operazione, a cosa devo stare attento?
La buona riuscita dell’intervento dipenderà, oltre che dal lavoro eseguito dal chirurgo, anche da alcuni aspetti:
1. Utilizzo di guaine postoperatorie: ne esistono di varie tipologie. Servono a mantenere in compressione le aree trattate e vengono utilizzate per un periodo variabile dopo l’intervento.
Io utilizzo due tipi di compressioni:
– Le calze elastiche antitrombotiche: hanno la funzione di garantire la corretta circolazione sanguigna a livello degli arti inferiori. Queste calze vengono poste in sala operatoria e saranno utilizzate per i primi 5 giorni.
– Guaina chirurgica: a seconda dell’area trattata sarà più o meno estesa. In genere copre la parte bassa del torace (dal seno in giù), l’addome e le cosce. La funzione di questo body compressivo è di ridurre l’edema postoperatorio e favorire la retrazione cutanea. Questa è da considerarsi come una vera e propria medicazione e deve obbligatoriamente essere utilizzata dai pazienti per almeno 2 mesi (giorno e notte). Ovviamente potrà essere rimossa per permettere al paziente di fare la doccia o di lavarla, ma dopo andrà subito rimessa.
Sia le calze che la tutina postoperatoria verranno fornite gratuitamente dalla mia equipe durante il ricovero e posizionate già in sala operatoria.
2. Massoterapia: i massaggi, se eseguiti correttamente da personale qualificato, possono fare la differenza. Servono sia a favorire il drenaggio linfatico delle zone operate che inevitabilmente saranno gonfie nei primi giorni, che ad uniformare i tessuti operati rimuovendo eventuali irregolarità. Esistono vari schemi di trattamento, però in genere si inizia precocemente dopo 3 giorni dall’operazione e se ne consigliano 2-3 a settimana per un mese, poi uno a settimana per il secondo mese. Rivolgersi sempre a professionisti specializzati in questo tipo di trattamenti può significare ottenere risultati fantastici.
Tratteremo l’argomento massaggi in un articolo separato.
Quali sono i rischi di una liposuzione?
Questo tipo di intervento è in grado di migliorare la qualità di vita e l’autostima dei pazienti.
Mi preme però sottolineare che si tratta di un vero e proprio intervento e per questo motivo non bisogna mai banalizzare la liposuzione, anche se limitata a piccole aree.
Come in tutte le operazioni, esistono rischi generici presenti in tutti gli interventi e rischi specifici correlati alla Liposuzione. Mi soffermerò su ciò che riguarda più da vicino l’argomento di oggi.
complicanze tromboemboliche:
- Complicanze trombo-emboliche: l’eccessiva lipoaspirazione o la mancata ripresa precoce alla deambulazione possono far aumentare il rischio di queste complicanze. I primi rimedi per prevenire questo rischio sono infatti la perfetta conoscenza della tecnica chirurgica, l’utilizzo di calze e farmaci anticoagulanti e la ripresa veloce del paziente. Per questo motivo, come detto in precedenza, c’è bisogno di impegno da parte del paziente nel seguire le disposizioni indicate del chirurgo. In questo modo il rischio di complicanze sarà ridotto al minimo.
complicanze estetiche:
- Complicanze di natura estetica: qui si apre un capitolo abbastanza vasto, in quanto la non accettazione del risultato può dipendere da più cause. Invito sempre i pazienti a comunicare la comparsa di asimmetrie o alterazioni della forma nel postoperatorio al proprio chirurgo sin da subito in modo da poter risolvere l’eventuale problema. Molto spesso però si confonde un risultato non perfetto con le aspettative irrealizzabili di molti pazienti che, in buona fede, ripongono grandi speranze in questo intervento. Io ripeto sempre a chi viene da me in visita che il ruolo del chirurgo plastico è di aiutare il paziente a vedersi meglio, ma mentirei se dicessi di riuscire a raggiungere la perfezione, o ad esempio ad eliminare completamente un’asimmetria o una depressione della pelle da cellulite. Bisogna ritornare al punto di partenza, ovvero maggiore comunicazione tra medico e paziente che insieme faranno un’attenta analisi degli obiettivi, una scelta condivisa della tecnica chirurgica e solo alla fine di un percorso comune preparatorio si potrà programmare l’intervento. Io ho speso molti anni all’estero seguendo chirurghi eccellenti nel loro lavoro. Non ho visto risultati perfetti o completamente scevri di complicanze. Ciò che però ho appreso dai più grandi esperti è stata la loro capacità di comunicazione con i pazienti e lo splendido rapporto di fiducia che andava via via crescendo. Per questo motivo a volte incoraggio i pazienti a venire a studio una volta in più di quanto stabilito, perché non tutti sono uguali. Ci sono pazienti che hanno bisogno di una conferma in più, di togliersi qualche altro dubbio prima di operarsi. Questa mia idea è poi alla base del blog che state leggendo. Comunicare. Confrontarsi. Scegliere.
suggerimenti:
- Rivolgersi sempre a medici specialisti in Chirurgia Plastica, ovvero medici che hanno eseguito un lungo percorso di studi specialistici. Assicurarsi che il proprio chirurgo abbia eseguito una formazione specifica in questo campo.
- Confrontarsi con il proprio chirurgo sulla tecnica scelta, sulle aree da trattare, sul decorso postoperatorio. La comunicazione tra medico e paziente è fondamentale.
Molte persone decidono di operarsi all’estero. Perché lo fanno?
Eseguire un intervento di Chirurgia Estetica in Turchia, in Albania o in Romania può essere il risultato di una profonda meditazione da parte del paziente o di una semplice moda magari legata al passaparola. Non mi sento di criticare chi sceglie di andare ad operarsi all’estero, anche perché ogni paziente è libero di decidere da chi farsi trattare. Se pensiamo ai trapianti di capelli. Tanti di noi avranno un amico o un conoscente che è andato a fare questo intervento all’estero perché ha trovato condizioni economiche più vantaggiose. I costi contenuti e la presenza di una fitta rete di “Beauty Promoter” disseminate sul nostro territorio hanno favorito questo fenomeno. E questo ragionamento non fa una piega.
Ciò che invece però non si pubblicizza è cosa succede in caso di complicanza. Si, perché un conto è sottoporsi ad un trapianto di capelli, altra cosa è eseguire un intervento di chirurgia maggiore o ad esempio salire su un aereo pochi giorni dopo l’intervento. E se dovessero esserci complicanze? Fino a poco fa i pazienti operati all’estero venivano abbandonati completamente a se stessi e ce li siamo ritrovati a riempire i pronti soccorsi ed i nostri ambulatori. Da poco ho notato che hanno stipulato accordi con medici presenti sul territorio che possono provare a metterci una pezza. Mi sembra abbastanza ovvio che venga a mancare la continuità assistenziale.
considerazioni:
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: in caso di complicanza, da chi vorreste farvi seguire? Da chi ha vi ha seguito passo passo dal primo giorno e sa tutto di voi, o da un medico senza specializzazione che avete appena conosciuto?
Ricordo come io stesso, appena specializzato, abbi contatti con alcune cliniche presenti Albania che ospitano chirurghi italiani. Mi ero appena specializzato ed ero ancora in fase di formazione. Mi fu proposta la possibilità di andare ad operare in questi centri, dove in cambio di uno stipendio medio-basso avrei potuto operare tanto e fare esperienza.
Rifiutai.
Immaginate per un attimo di essere voi i pazienti e capirete come sia folle tutto ciò. Decidendo di operarvi state affidando voi stessi al vostro chirurgo. Fate sempre scelte consapevoli.
Non giudico, lascio a voi questo spunto di riflessione.