Dal prossimo anno accademico (2025-2026) il classico test di ingresso a Medicina viene abolito. Chiunque si iscriva potrà iniziare a frequentare le lezioni, ma la vera selezione avverrà alla fine del primo semestre, dopo gli esami di Biologia, Chimica, Propedeutica Biochimica e Fisica.
Come funziona il nuovo sistema

Per l’anno accademico 2025-2026 si sono iscritti oltre 54.000 studenti, ma i posti disponibili resteranno la metà, ovvero circa 23.000: solo 1 su 2 potrà quindi proseguire dal secondo semestre.
Gli esami saranno:
- uguali per tutti gli atenei,
- con due appelli nazionali (20 novembre e 10 dicembre),
- e richiederanno una votazione di almeno 18/30 in ciascuna materia per accedere alla graduatoria nazionale.
Pro e contro del nuovo modello

Vantaggi:
- Tutti possono iniziare il percorso, senza esclusioni a priori (eliminando quindi il filtro iniziale).
- Gli studenti hanno più tempo per capire se Medicina è la strada giusta.
- Chi non prosegue potrà mantenere i CFU e iscriversi a corsi affini.
Criticità:
- Il potere decisionale ricade molto sui professori del primo semestre (è stato quindi concesso molto potere ai professori del primo anno).
- Chi non supera la selezione avrà perso mesi di studio e spese di alloggio.
- Possibile sovraffollamento delle aule nel primo semestre (rischio di perdere il contatto professore-studente).
Argomento | Dettagli principali |
---|---|
Test di ingresso | Abolito dal 2025: tutti possono iscriversi e frequentare il 1° semestre |
Selezione | Avviene alla fine del 1° semestre con esami nazionali |
Materie esami | Biologia, Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica |
Date esami nazionali | 20 novembre 2025 e 10 dicembre 2025 (due appelli uguali in tutta Italia) |
Punteggio minimo | 18/30 in ciascuna materia per accedere alla graduatoria nazionale |
Posti disponibili | Circa 23.000 su oltre 54.000 iscritti (solo 1 su 2 prosegue al 2° semestre) |
Chi non supera la selezione | Può iscriversi a corsi affini mantenendo i CFU acquisiti nel 1° semestre |
Pro | Accesso aperto a tutti, meno pressione iniziale, possibilità di orientarsi meglio |
Contro | Rischio di sovraffollamento, più potere ai docenti, spese e tempo persi se si è esclusi |
Più opportunità o più incertezze?
Il nuovo sistema elimina di certo la pressione del test iniziale ma potrebbe creare nuove difficoltà, soprattutto per chi investe tempo e denaro senza la certezza di proseguire. Ricordiamo che dietro molti studenti universitari ci sono famiglie che pur di regalare un futuro ai figli fanno sforzi enormi per sostenere certe spese. Resta a mio avviso da capire come le università gestiranno l’afflusso di decine di migliaia di studenti nelle prime settimane di corso. Purtroppo ad oggi non ho trovato traccia di un programma di gestione di flussi così alti di studenti, ma spero di ricredermi presto e che sia stata una mia svista.
Cosa penso di questa nuova modalità
L’abolizione del test di ingresso iniziale a Medicina ha sicuramente un lato positivo: permette a chiunque di iniziare il percorso, senza la pressione di una prova selettiva di poche ore che, di fatto, decideva il futuro degli studenti. Tuttavia, il nuovo sistema sposta la selezione alla fine del primo semestre, rischiando di creare più incertezze che certezze:
- Sovraffollamento delle aule nei primi mesi, con difficoltà logistiche per studenti e atenei.
- Maggiore potere ai docenti del primo semestre, che diventano i veri selezionatori. Questo è quello che mi preoccupa maggiormente.
- Costi economici e psicologici per gli studenti che, dopo mesi di studio e spese di alloggio, potrebbero essere esclusi.
- La scelta di chi potrà essere o meno un medico si baserà sull’esito dei voti di materie scientifiche che a mio avviso hanno poco o nulla a che vedere con le qualità di un medico.
Quali soluzioni proporrei
L’Italia è il paese dove tutti criticano a prescindere senza mai proporre soluzioni. Ecco invece le mie soluzioni per rendere il sistema più equo e funzionale. Io mi sono laureato un pò di anni fa, e dalla mia esperienza provo a dare la mia opinione.
Si potrebbe:
- Prevedere un test di orientamento iniziale, non selettivo, che dia allo studente un’idea chiara del livello richiesto.
- Dividere la selezione in due step: una prima prova “filtro” a settembre (con un punteggio minimo basso) per ridurre il numero di iscritti, e una selezione finale dopo il primo semestre.
- Garantire l’accesso ad altri corsi universitari senza perdere tempo, con un sistema di riconoscimento automatico dei crediti già conseguiti. Negli Stati Uniti ad esempio gli studenti che non raggiungono voti eccellenti possono comunque optare per altre branche sanitarie.
- Maggiore uniformità dei programmi e dei criteri di valutazione tra le università, per evitare che la selezione dipenda troppo dai singoli docenti. Esami del primo anno solo scritti ed un test unico in cui il voto alle materie del 1 anno abbia influenza minima.
FAQ
No. Dal 2025 il test iniziale viene abolito: tutti possono iscriversi, ma la selezione avviene dopo il primo semestre con esami nazionali.
Solo circa 23.000 studenti su oltre 54.000 iscritti. Verrà stilata una graduatoria nazionale.
materia.
Potrà iscriversi a corsi di laurea affini mantenendo i crediti formativi (CFU) acquisiti.
Gli appelli saranno due e contemporanei in tutta Italia: il 20 novembre e il 10 dicembre 2025.
I vantaggi sono l’accesso aperto a tutti e la possibilità di capire se Medicina è il percorso giusto. Tra le criticità: più potere decisionale ai professori e il rischio di perdere mesi di studio e spese se non si supera la selezione.