Russian Lips: cosa sappiamo?
Ormai sono sulla bocca di tutti.. o per meglio dire non c’è angolo d’Italia in cui non si senta parlare di questa nuova tecnica russa.
Proviamo a fare un pò di chiarezza.
drpg
Le Principali tecniche di aumento di volume delle labbra sono sostanzialmente due:
1) a microponfi: il prodotto viene inserito a varie profondità lungo la lunghezza del labbro in modo da dare volume alle labbra. Questa è sicuramente la tecnica classica e di gran lunga più utilizzata in Italia ed all’estero.
2) verticale: questa tecnica si avvale di molteplici iniezioni lineari in cui vengono creati dei tunnel di prodotto molto sottili e superficiali.
Questa tecnica è molto recente e a mio avviso (resta ovviamente un parere personale) ha due grandi vantaggi:
– permette di ottenere una forma più naturale grazie all’eversione del labbro (risalita in alto delle labbra) e miglior definizione dell’Arco di Cupido.
– ridotto rischio di formazioni di noduli ed irregolarità in quanto il prodotto viene iniettato linearmente.
All’interno delle tecniche lineari è nata la Tecnica Russa o Russian Lips in inglese.
Si tratta quindi di una tecnica verticale e lineare, con punture che vengono eseguito lungo il bordo del vermiglio (bordo delle labbra). Anche in questo caso esistono delle varianti, ma il concetto principale è che vengono eseguite delle iniezioni lineari multiple dagli stesso punti di ingresso dell’ago a mo di forme piramidali. Questo permette una maggior proiezione delle labbra ottenendo come risultato finale delle labbra alte e piatte.
Alcune colleghe russe eseguono dei piccoli scollamenti dello spazio areolare (una sorta di spazio virtuale) tra la mucosa delle labbra ed il muscolo orbicolare sottostante per accentuare ancor di più la risalita dell’Arco di Cupido.
Io personalmente non mi sento di giudicare l’una o l’altra tecnica, ma in linea generale posso dire di essere affascinato dalle novità e prima di esprimere un giudizio, positivo o negativo che sia, preferisco accertarmi dei fatti, controllare, parlare con i colleghi e soprattutto confrontarmi con loro.
La mia filosofia è SHARE, NOT HIDE, ovvero viva la condivisione.